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La recitazione, riflessioni.

 

LA MERAVIGLIA DEI CONTRARI

La bellezza dell’arte dell’interpretazione attoriale è anche nelle fonti da cui l’interprete attinge. Fonti che sono ovunque: nel testo, nella sceneggiatura, nell’immaginazione dell’interprete stesso, nella realtà che ci circonda, e in ciò che si legge. È la visione e percezione di tutte le fonti, la capacità di dosarne le offerte, e l’abilità di gestire la ri-creazione di tutto il personaggio, che pone l’attore/attrice al centro di un’azione creativa dove la meraviglia consiste nel potere e volere mescolare sapientemente i contrari, cioè ciò che è organico (l’istinto e l’intuito) con ciò che è scelto razionalmente, su di un piano dove s’incontrano il sentimento e la ragione.